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Visualizzazione dei post da 2013

Amarcord: chi si ricorda del Trumpet Winsock ?

Siamo ormai alle soglie del 2014. L'anno appena trascorso ha visto incrementare sempre di più l'uso di smartphone, tablet e dispositivi in genere connessi alla rete. Oggi, dunque, si può chattare, postare,  condividere, twittare o esprimere il proprio "mi piace" in maniera assolutamente semplice e rapida accedendo alla rete senza bisogno di alcuna operazione particolare se non quella di aver acceso il proprio dispositivo che, nella maggior parte è già configurato e pronto per accedere ai numerosissimi servizi che il web offre. Per chi utilizza una connessione wireless basta aver impostato soltanto la prima volta la propria password e il dispositivo, cellulare, tablet o pc che sia automaticamente è pronto per navigare in rete. Chi è nato meno di venti anni fa, forse non ricorderà che, all'epoca le connessioni non erano non solo così veloci, ma soprattutto neppure così accessibili.

Kobo Aura, per (ri)trovare il piacere di leggere

Da pochi giorni, dopo aver letto numerose recensioni in rete, ho acquistato l'ebook Reader Kobo Aura (in offerta presso le librerie Feltrinelli al prezzo di 129,00 euro). Riporto, quindi, di seguito le mie impressioni, dopo i primi giorni di utilizzo sperando di fare anche cosa gradita a tutti coloro che intendono avvicinarsi all'interessante mondo degli e-book reader. Premetto che provengo già dall'utilizzo di un tablet (ed ossia un Ipad) e che, per entrare a pieno nel concetto di e-book reader bisogna completamente abbandonare l'idea (e non l'utilizzo) di tale dispositivo e cercare di comprendere, invece, per quali motivi se si intende leggere è meglio preferire uno strumento come il Kobo Aura. Chiariamoci innanzitutto: l'e-book reader non è un tablet (nè vuole esserlo...), ma svolge a pieno le sue funzioni appunto di "lettore" di libri consentendoci di sostituire completamente l'uso del libro cartaceo con il formato elettronico.

Casio Edifice ECW-M-100D: un orologio classico con i vantaggi del radiocontrollo

Chi ha letto l'introduzione di questo blog avrà certamente capito che una delle mie passioni è rappresentata dagli orologi Casio, a mio avviso non da tutti giustamente apprezzati per le loro caratteristiche sia tecniche che stilistiche. Inizio allora con la recensione di uno dei Casio in mio possesso (ne seguiranno altre....) che, pur essendo ormai fuori produzione, rappresenta un modello molto interessante perchè combina uno stile classico e, cioè adattabile ad ogni occasione e grandi contenuti tecnologici come la funzione del radiocontrollo che consente una regolazione sempre precisa dell'orologio in quanto lo stesso riceve un segnale radio sempre aggiornato ivi incluso anche il cambio dell'ora tra legale e solare. Si tratta del modello ECW-M-100D della serie Edifice di cui trovate appunto di seguito la recensione video. Buona visione a tutti.

Oggi inizia (o forse riprende...) un lungo viaggio

Ho iniziato questo viaggio negli anni 70 (sono nato nel 1972) usando la tecnologia di allora, quella tecnologia che sembrava avanzatissima e che a guardarla oggi appare, invece, lontanissima... Tutto è cominciato con una console per videogiochi interton VC-4000  per poi passare ad un Atari 2600 , più nuova e soprattutto più ricca di titoli da giocare. Nel frattempo utilizzavo orologi digitali Casio con calcolatrice, il primo interamente plastica ed il secondo, molto più avanzato in metallo con numerose funzioni tra cui rubrica contatti e numeri telefonici. Poi è arrivata una svolta con il Commodore 64 , forse il primo vero home computer per tutti con cui potevo, non solo giocare, ma anche scrivere, studiare e stampare (con le rumorosissime stampanti ad aghi) e archiviare dati o utilizzare programmi, dapprima tramite il registratore a cassette (Datasette) e poi sul lettore di Floppy disk (1541). Chi appartiene alla mia generazione ricorderà, certamente, le lunghe attese per